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Una zona di Ancona dimenticata da tempo dal Comune

Una zona di Ancona dimenticata da tempo dal Comune

Lettera aperta del presidente di Confapi Marche, Giorgio Giorgetti, al sindaco Valeria Mancinelli, all’assessore Stefano Foresi, al prefetto Antonio D’Acunto e al sovrintendente ai beni architettonici Anna Imponente. Aziende e residenti di Via Saline penalizzati. “Pronti ad azioni eclatanti”

Aziende e residenti di Via Saline dimenticati. Confapi: "pronti ad azioni eclatanti" Aziende e residenti di Via Saline dimenticati. Confapi: "pronti ad azioni eclatanti" Aziende e residenti di Via Saline dimenticati. Confapi: "pronti ad azioni eclatanti"Aziende e residenti di Via Saline dimenticati. Confapi: "pronti ad azioni eclatanti"

ANCONA – Giorgio Giorgetti,  presidente di Confapi Marche, ha inviato una lettera aperta sulla questione della viabilità di Via Saline per la quale, alle promesse, non sono seguiti i fatti. Lettera inviata a Valeria Mancinelli, Sindaco di Ancona, Stefano Foresi, Assessore alla Viabilità del Comune di Ancona, Antonio D’Acunto, Prefetto di Ancona, Anna Imponente, Sovrintendente dei Beni Architettonici.

Questo il testo: “Spettabili Autorità,  siamo a ricapitolare una storia di ordinario disinteresse nei confronti di una parte della cittadinanza di Ancona nei confronti della quale, come Presidente di Confapi, associazione con oltre 400 piccole e medie imprese iscritte nelle Marche, ma anche come imprenditore e residente, non posso tacere.

Fin dall’inizio di questa storia, ormai oltre un anno fa, la Confapi che rappresento, ha deciso di schierarsi al fianco di quanti chiedevano un intervento immediato del Comune di Ancona ma, alla luce dei fatti come di seguito esposti, converrete che abbiamo ottenuto solo promesse ma nessun fatto concreto.

“Lo scorso 12 marzo abbiamo diffuso una nota stampa nella quale abbiamo denunciato il sostanziale disinteresse dell’amministrazione comunale di Ancona manifestando il nostro malumore a nome dei residenti, dei lavoratori delle aziende e di tutti coloro che transitano, almeno 4500 automezzi al giorno, in Via Monteferro e Via Saline, nella zona di Paterno ad Ancona per risolvere i problemi di manutenzione della sede stradale. L’oggetto della discordia è un tratto di circa 5 Km, quello appunto compreso tra via Saline e via Monteferro, nel quale transitano non solo i residenti della frazione di Paterno, ma anche gli utenti delle aziende e tutti coloro che vorrebbe utilizzare in piena sicurezza una viabilità utile e decongestionante per quella primaria.

Il 15 aprile abbiamo avuto un incontro con l’Assessore alla Viabilità del Comune di Ancona Stefano Foresi, presente anche l’ing. Luchetti, per dirimere la questione relativa all’abbattimento del vecchio e pericolante ponte di San Sebastiano. Nel corso dell’incontro l’Assessore Foresi ha comunicato che, nel bilancio comunale approvato nei giorni precedenti, erano stati inclusi i fondi per risolvere definitivamente la questione e che era stata presentata alla Soprintendenza la richiesta di parere per demolire il suddetto ponte che non è protetto da vincoli particolari ma che, essendo stato realizzato da oltre 50 anni, necessitava comunque di tale parere.

L’Assessore Foresi si era impegnato ad aggiornare la questione al 30 aprile contando che per quella data fosse potuto giungere il nulla osta alla demolizione impegnandosi nei nostri confronti mediante la sottoscrizione di un protocollo congiunto.

Da allora, è passato un mese, abbiamo avuto solo contatti telefonici informali e le responsabilità sono state ascritte alla Soprintendenza ai Beni architettonici.

La sintesi è che al 31 maggio non abbiamo alcuna rassicurazione sui tempi di risoluzione della questione ed il rimpallo delle responsabilità non ci interessa.

Il punto fondamentale, che portiamo alla vostra attenzione ed a quella della cittadinanza inviando questa stessa comunicazione a tutti gli organi di stampa, è che nessuno si preoccupa della sopravvivenza delle aziende di quel territorio, né del benessere dei residenti.

In recentissimi fatti di cronaca abbiamo visto che quando l’opinione pubblica è particolarmente scossa da incidenti colposi, per dabbenaggine od incuria, la risposta è pronta ed efficace.

Da qui la conferma che di Via Saline ci si può continuare a dimenticare senza troppi rimorsi.

E’ evidente che quella comunità attuerà in tempi brevissimi delle forme di protesta che attireranno l’attenzione anche di chi finora ha preferito tacere, non ascoltare, rinviare”.

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