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Omofobia, violenza e discriminazione al centro di un confronto

Omofobia, violenza e discriminazione al centro di un confronto

Martedì ad Ancona un convegno, organizzato dall’Anddos, al quale porterà il suo significativo contributo anche la consigliera di parità per la Provincia di Ancona dottoressa Pina Ferraro Fazio

Omofobia, violenza e discriminazione al centro di un confronto

ANCONA – “Il contrasto all’omofobia deve costituire un impegno fermo e costante, non solo per le istituzioni ma per la società tutta”: queste le parole pronunciate dal precedente Presidente della Repubblica in un messaggio inviato in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia, qualche anno fa.

Dello stesso pensiero la Consigliera di Parità per la Provincia di Ancona, dottoressa Pina Ferraro Fazio che, nell’ambito della azioni programmate in riferimento al proprio ruolo istituzionale, non ha voluto far mancare la propria collaborazione per la realizzazione di un importante appuntamento che si terrà, martedìi, 17 maggio in Ancona.

La dottoressa Ferraro Fazio è orgogliosa di offrire il proprio contributo nel percorso di sensibilizzazione, informazione e formazione su un fenomeno ancora troppo presente nella nostra società: la discriminazione di genere per orientamento sessuale e, per quello che è la propria competenza ed esperienza ormai di molti anni, in particolare all’interno del mercato del lavoro, dove ampie e diversificate sono le discriminazione di genere e le molestie sessuali che colpiscono lavoratori e lavoratrici.

La Consigliera di Parità per la provincia di Ancona, D.ssa Pina Ferraro Fazio, sarà tra le relatrici del Convegno “Omofobia, Violenza e discriminazioni da orientamento sessuale”, che si terrà presso l’ex Sala del Consiglio del Comune di Ancona, con una relazione dal titolo “la differenza come risorsa per una cultura delle pari opportunità”.

L’evento è organizzato dall’ANDDOS nazionale e da altri enti del territorio. Oltre al patrocinio all’evento, l’Ufficio della Consigliera ha contribuito concretamente, fin dalla fase preparatoria dell’evento, fornendo la propria competenza ed esperienza anche per la messa in rete degli attori ed Enti coinvolti.

La presenza della D.ssa Ferraro Fazio, nel suo ruolo istituzionale, vuole ribadire come il tema della diversità – soprattutto in ordine all’orientamento sessuale – sia ancora un argomento che provoca pesanti e pressanti discriminazioni all’interno del mercato del lavoro. Tutto ciò nonostante negli ultimi 15 anni abbiamo assistito all’aumento di produzione normative che hanno creato tutele sempre più marcate e puntuali, anche sulla spinta di indicazioni provenienti da organismi internazionali.

“Purtroppo continuiamo ad assistere ad una costante e pericolosa presenza di enormi disagi e sofferenze subite da di chi ha il diritto di vivere la propria vita personale e sentimentale fuori da recinti mentali e rigidi che annientano e provocano sofferenze, fino alla morte di molte persone, spesso nell’assoluta indifferenza di chi vive accanto a loro”.

La D.ssa Pina Ferraro Fazio, pertanto, ritiene che occorre fare di più e continuare a perseguire la strada della legalità e del rispetto, nel denunciare le discriminazioni per orientamento sessuale all’interno del mercato del lavoro – e a quelle subite in altri contesti – , in tal senso, ritiene altresì fondamentale testimoniare che su questa strada continuerà ad offrire il proprio sostegno personale e istituzionale.

E’ tempo di abbandonare solchi già noti e circoscritti che non ci hanno consentito di raggiungere traguardi significativi; oggi più che mai è l’unione e la condivisione degli obiettivi, nonché una reale e concreta azione congiunta – in fase di programmazione e poi di realizzazione – che può e deve creare la forza per il superamento della crisi in tutte le sue forme e poter godere appieno dei diritti costituzionalmente sanciti. E’ tempo di abbandonare ragionamenti anacronistici che impediscono di affrontare tali problematiche all’interno delle scuole. L’educazione al rispetto degli altri, della diversità, deve passare innanzitutto dalle scuole e dalle famiglie ed è compito di uno Stato moderno e laico promuovere azioni atte a “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” come recita l’articolo 3 della nostra Costituzione, democratica e repubblicana“.

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