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Il Pd delle Marche celebra l’orgoglio femminile regionale

 Il Pd delle Marche celebra l’orgoglio femminile regionale

Il Pd delle Marche celebra l’orgoglio femminile regionale

Quando la politica è donna, riuscito incontro ad Ancona alla presenza della vice presidente del Senato Valeria Fedeli

 Il Pd delle Marche celebra l’orgoglio femminile regionale  Il Pd delle Marche celebra l’orgoglio femminile regionale

ANCONA – Donne tenaci, forti, paladine dei diritti. È riconoscendo il valore delle figure femminili marchigiane che hanno tracciato nel passato la strada dell’emancipazione delle donne e guardando agli obiettivi ancora da raggiungere che il PD Marche ha voluto aprire un dibattito sui percorsi democratici, storici e futuri, dall’impronta femminile. E lo ha fatto ieri, con l’incontro pubblico dal titolo “Quando la politica è donna”, alla presenza della vice presidente del Senato, Valeria Fedeli.

Una platea nutrita e partecipe quella delle oltre centocinquanta persone che hanno voluto essere presenti al Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona, sede dell’iniziativa, che ha visto anche l’intervento del segretario regionale del PD, Francesco Comi, della senatrice Silvana Amati, dell’assessore regionale Manuela Bora, del sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, della presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Meri Marziali e della Coordinatrice della Conferenza delle Donne Democratiche del PD Marche, Letizia Bellabarba. A moderare il dibattito è stata Antonella Ciccarelli, responsabile Pari Opportunità del PD Marche, che, nel tenere le fila dei lavori, ha messo in luce come le donne hanno contribuito alla costruzione di una riflessione politica nuova, preparato la strada per lotte che hanno portato al  riconoscimento dei diritti civili, giuridici e politici.

“Bisogna distinguere tra rappresentanza e rappresentatività – ha subito sottolineato Valeria Fedeli –. Le donne devono avere rappresentatività, perché una società rappresentata a prevalenza da uomini non funziona: le donne, infatti, non sono una categoria da proteggere, ma sono una metà della società. Il loro punto di vista, il loro polso della situazione aiuta la società a funzionare meglio”. La vice presidente del Senato, poi, ricordando come solo con questo governo si è messa fine alla procedura delle dimissioni in bianco, ha sottolineato come “le lotte delle donne del PD non sono lotte per le donne, ma per l’intera società” e come “sono ancora tante le cose da fare e va tenuta alta l’attenzione su queste necessità.

Dopo la legge 215/2012 su Consigli e Giunte degli enti locali, la legge 65/2014 per le elezioni europee e l’Italicum che entrerà in vigore dal 1° luglio prossimo – ha esordito il segretario Francesco Comi in apertura del dibattito –, la Camera dei Deputati ha approvato lo scorso febbraio in via definitiva la legge sull’equilibrio della rappresentanza di genere nei Consigli regionali. Quindi anche nelle Marche il prossimo Consiglio regionale dovrà essere eletto rispettando la giusta rappresentatività di uomini e donne. Adottando lo strumento della doppia preferenza di genere – ha evidenziato Comi –, avremo modo di recuperare il gap di rappresentatività tutt’ora esistente: perché se è vero che la Giunta regionale è composta da tre assessori uomini e da tre donne, le consigliere regionali elette rimangono ancora troppo poche”.

L’incontro è stato anche occasione per consegnare un attestato di riconoscimento a dieci donne marchigiane, di nascita o di adozione, che si sono distinte per il loro impegno, la loro partecipazione, la loro tenacia, lasciandoci un’eredità di cui andare fieri: Egidia Coccia, 92 anni, partigiana della Resistenza, denominata “la postina” perché recapitava materiali scritti e documenti, ma soprattutto perché svolgeva un ruolo importante nelle trasmissioni via radio, essendo in grado di decodificare l’alfabeto Morse; Ada Natali, eletta sindaco di Massa Fermana nel 1946, è stata la prima donna Sindaco d’Italia, rimasta tale fino al 1959 ed eletta Deputata nel 1948; Malgari Amadei Ferretti, protagonista nelle rivendicazioni dei diritti delle donne, nel 1970 è stata la prima ed unica donna ad essere eletta nella prima legislatura del Consiglio regionale delle Marche, riconfermata per due mandati per poi essere eletta alla Camera dei Deputati; Rina Polverini, impegnata per la riforma e democratizzazione della scuola, durante la guerra ha nascosto gli ebrei dai nazifascisti, prima donna di Ancona a prendere la patente automobilistica, donatrice di sangue, fondatrice dell’AIDO, eletta prima presidente donna della Circoscrizione Grazie-Tavernelle di Ancona del PCI; Maria Cavatassi, staffetta nella resistenza partigiana, portando viveri, armi, notizie e “pizzini” ai partigiani nascosti sui monti, un ruolo non appariscente, ma determinante; Simonetta Romagna, è stata assessore alla cultura nel Comune di Pesaro e segretaria dell’unione comunale del PD, presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, assessore alla cultura e alle pari opportunità della Provincia di Pesaro-Urbino, fa parte della Casa dell’unione delle donne di Pesaro; Liliana Segre, di famiglia ebraica, a 13 anni, nel 1944, è stata arrestata e deportata nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, liberata il primo maggio 1945 al campo di Malchow, è fra le ultime testimoni della Shoah; Adele Bei, partigiana, il 2 giugno 1946 fu tra le 21 donne elette all’Assemblea costituente italiana, nel corso della prima legislatura (1948-1953) sedette al Senato della Repubblica, unica donna fra i 106 senatori; Sara Giannini, è stata la sindaca più giovane d’Italia, alla guida del Comune di Morrovalle dal 1992 al 2001, eletta nel 2005 al Consiglio regionale delle Marche, è stata Presidente del gruppo regionale dei DS e segretaria regionale dei DS prima e del PD poi, alle elezioni regionali del 2010 è stata la più votata del centrosinistra nella regione; Maria Pucci, deputata del Parlamento italiano nel corso della prima Legislatura repubblicana, ha affrontato con dignità il periodo dello sfollamento a Madonna del Piano, nel Maceratese, durante il tragico passaggio del fronte.

Nomi, questi dieci, individuati tramite le segnalazioni chieste e arrivate dal territorio, per mezzo delle federazioni provinciali del partito. In realtà sono molti di più i nominativi segnalati, per cui si è deciso di organizzare altri eventi dedicati proprio alle molte figure femminili che si sono distinte nella nostra regione, per riservare loro il giusto tributo.

Presenti in sala, inoltre, gli onorevoli Emanuele Lodolini e Irene Manzi, l’assessore del Comune di Ancona, Emma Capogrossi, oltre a diversi esponenti del PD Marche, dal presidente, Stefano Stracci al portavoce, Alessandro Spena dall’organizzatore, Michele Crocetti alla responsabile Europa, Internazionalizzazione e Imprenditorialità, Frida Paolella.

E proprio alle imprenditrici marchigiane, presenti in sala con una folta rappresentanza, è stato dedicato un focus, per sottolineare l’importanza del contributo che danno ogni giorno per l’affermazione delle donne anche in campo economico.

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