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Si continua a scommettere sull’economia delle Marche

Si continua a scommettere sull’economia delle Marche

Si continua a scommettere sull’economia delle Marche

Da Banca dell’Adriatico altri 300 milioni a supporto delle imprese della nostra regione

Si continua a scommettere sull’economia delle Marche

JESI – Banca dell’Adriatico continua a scommettere sulla crescita delle imprese marchigiane e, dopo aver completamente utilizzato i 450 milioni stanziati nel 2015, mette a disposizione ulteriori 300 milioni per finanziare progetti di sviluppo, migliorare l’assetto creditizio e sostenere la liquidità aziendale di tutte le imprese della Regione.

Queste le caratteristiche dell’iniziativa Crescere nelle Marche con le imprese –Fase 2 messa a punto dalla banca e presentata oggi a Jesi da Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico, a Fabrizio Costa, capo di gabinetto della presidenza della Regione Marche e ai vertici delle principali associazioni di categoria fra cui Bruno Bucciarelli, presidente di Confindustria Marche, Gino Sabatini, presidente di CNA Marche, Sabina Cardinali, presidente di Fidimpresa Marche, e Cristiano Gianangeli, direttore della Società Regionale di Garanzia Marche.

Le particolari condizioni che hanno caratterizzato il 2015, con ampia liquidità, tassi contenuti, cambio favorevole per le esportazioni e costi energetici al livello più basso, non saranno tutte insieme replicabili nel 2016, per cui diventa indispensabile sostenere gli operatori economici con credito, servizi e innovazione.

Il programma messo a punto da Banca dell’Adriatico in questa seconda fase vedrà i gestori imprese della banca attivarsi presso le imprese del territorio per facilitarne l’accesso al credito, a partire dalle più piccole per dimensioni e fatturato.

E’ disponibile un nuovo plafond di 300 milioni di finanziamenti per investimenti a medio lungo termine, per operazioni di riassetto del credito e per sostenere la liquidità circolante delle imprese.

Tutta l’iniziativa sarà supportata dalla collaborazione delle associazioni di categoria e il coinvolgimento dei Confidi marchigiani.

Una speciale opportunità è rappresentata dai nuovi Bandi a valere sui PSR Regionali 2014-2020 che nella sola Regione Marche vedono stanziati 518 milioni. Per sostenere il comparto agroalimentare Intesa Sanpaolo ha stanziato un plafond straordinario già presentato al Governo e al Ministero delle Politiche Agricole. Il plafond è a disposizione di Banca dell’Adriatico che sul comparto è fortemente impegnata, assicurando assistenza e fattibilità alle operazioni fin dalla fase progettuale.

“L’obiettivo è fornire alle imprese marchigiane il supporto finanziario ed operativo necessario per crescere. – dichiara il direttore generale della banca Roberto Dal Mas – Banca dell’Adriatico intende riconfermarsi punto di riferimento per le imprese della regione: le nostre filiali specializzate per le imprese costituiscono una rete attenta ed altamente qualificata a disposizione dello sviluppo del sistema produttivo regionale.”

La conferma di questa scelta di vicinanza e supporto al sistema sociale e produttivo delle Marche è rappresentata dalla crescita significativa dei finanziamenti concessi nel 2015 da Banca dell’Adriatico, con un incremento del 113,5% rispetto all’anno precedente, di cui +111,3% alle imprese, in controtendenza rispetto ad un mercato che fa registrare un -0,5% per i prestiti alle imprese nelle Marche ed un -1,3% per i prestiti alle imprese dell’Italia centrale, come rilevato dai dati Banca d’Italia al 30 settembre 2015.

“Banca dell’Adriatico – ha aggiunto Dal Mas – con questa seconda fase vuole consolidare il legame di relazioni con gli imprenditori e continuare a stimolare le piccole e medie imprese a sviluppare ed incrementare le attività commerciali legate all’internazionalizzazione e alla promozione del made in Italy.”

Alcuni dati sul sistema produttivo delle Marche

Le Marche vengono da un periodo di difficoltà, con un Pil ancora sotto di quasi 13 punti rispetto al 2007, anche a causa del crollo subito sui mercati esteri nel 2009. Emergono però segnali di recupero, grazie anche a una propensione all’export decisamente superiore alla media del Paese. Sono andati bene farmaceutica, metalmeccanica, carta e agro-alimentare, mentre si è registrato un crollo per gli elettrodomestici, e un calo anche per mobili e cantieristica. Nel 2015 c’è stata una battuta d’arresto per l’export delle Marche (-3,2% nel periodo gennaio-settembre): ha pesato il calo di cantieristica, prodotti petroliferi, moda e farmaceutica, mentre sono andati bene metalmeccanica, agro-alimentare, mobili ed elettrotecnica.

Nel fatturato soffrono soprattutto le imprese più piccole, mentre vanno bene le imprese medio-grandi. In questo contesto anche nelle Marche risultano premiate le aziende più attive sul fronte dell’innovazione, dell’internazionalizzazione e del marketing. Il rilancio del manifatturiero marchigiano passa attraverso una maggiore diffusione di queste strategie vincenti: dimensioni adeguate e partner complementari sono condizioni indispensabili.

I distretti industriali delle Marche

Nel terzo trimestre 2015 la dinamica delle esportazioni dei distretti delle Marche ha evidenziato un’intonazione negativa sia sui mercati maturi sia sui nuovi mercati (rispettivamente -0,4% e -10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). La performance negativa dei mercati maturi è il risultato della flessione delle vendite distrettuali soprattutto in Germania e Francia (rispettivamente -3,8% e -13,3% tendenziale), che non è stata compensata dalla crescita dei flussi diretti negli Stati Uniti (+25% nel periodo luglio-settembre rispetto allo stesso periodo del 2014). Il risultato dei nuovi mercati è invece determinato dall’andamento negativo del mercato russo (-30,3% tendenziale), mercato verso il quale sono calate le esportazioni di tutti i distretti monitorati, ad eccezione delle Macchine utensili e per il legno di Pesaro.

A condizionare la performance negativa delle esportazioni distrettuali marchigiane, nel corso del terzo trimestre 2015, è stato il ritorno su un sentiero negativo del distretto delle Calzature di Fermo, e degli altri due distretti del sistema moda marchigiano, le Pelletterie del Tolentino e la Jeans valley di Montefeltro. Prosegue anche il calo delle esportazioni per il distretto delle Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano, che nel corso del periodo luglio-settembre hanno evidenziato una flessione delle vendite estere del 2,7% tendenziale, sulla scia dei risultati negativi riportati in Russia (-34,1%) e sugli altri principali mercati di riferimento (Francia, Regno Unito, Polonia e Stati Uniti). E’ proseguita invece la crescita delle Macchine utensili e per il legno di Pesaro, distretto che nel terzo trimestre dell’anno ha registrato un incremento delle esportazioni del 10,5%, variazione che conferma il trend di crescita a doppia cifra evidenziato nei due trimestri precedenti del 2015. Nel corso del terzo trimestre anche i distretti delle Cucine di Pesaro e degli Strumenti musicali di Castelfidardo hanno offerto un contributo positivo alla dinamica delle esportazioni distrettuali della regione.

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