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ANCONA – Duomo di San Ciriaco

ANCONA – Duomo di San Ciriaco

ANCONA – Duomo di San CiriacoIl Duomo dedicato a San Ciriaco, è il massimo monumento di Ancona e una delle chiese medievali più interessanti delle Marche. È un armonioso e articolato organismo romanico a croce greca, con influenze bizantine ed elementi gotici, che riflettono il lungo periodo di costruzione durato dal secolo XI al XIII. Su un tempio di tipo italico eretto nel III secolo a.C. e probabilmente dedicato ad Afrodite Euplea, protettrice della navigazione, sorse nel secolo VI una basilica dedicata a San Lorenzo, ricostruita e ampliata nel secolo IX dopo le distruzioni saracene, e trasformata a croce greca tra XI e XII secolo.

I restauri hanno ridato al tempio le sue linee austere ed eleganti, dopo i danni subiti durante i due conflitti mondiali e per il terremoto del 1972.La facciata, in pietra bianca e rosa del Cònero, ha un ricco portale gotico a rilievi (secolo XIII), preceduto da un protiro romanico-gotico su leoni stilofori. Al di sopra del protiro si apre un grande rosone e, ai lati, due piccole monofore; in alto corrono fasce di archetti pensili, elemento decorativo presente anche sui fianchi e nella parte posteriore della costruzione.

L’interno è a croce greca, con bracci a tre navate su colonne romane dai capitelli bizantini; al centro, retta da quattro robusti pilastri e da pennacchi ornati di decorazioni architettoniche e di quattro figure di angeli in bassorilievo, si apre la cupola dodecagonale a costoloni.

Nel pavimento, rifatto durante i restauri al livello di quello primitivo, sono visibili attraverso una vetrata i resti del tempio pagano e della basilica paleocristiana con frammenti a mosaico; le navate mediane dei quattro bracci hanno soffitto carenato in legno dipinto (secolo XV) con abbondanti restauri; i due bracci trasversali, absidati, sono sopraelevati su cripte. Nella navata sinistra, monumento del Beato Ginelli (morto nel 1506), con le figure del Cristo e dei Ss. Girolamo e Battista a rilievo, opera di Giovanni Dalmata da Traù (1509). Nel braccio sinistro, cappella della Madonna, con il fastoso altare della Madonna del Vanvitelli (1738). Nel braccio destro si apre la cappella del SS. Crocifisso, ricostruita dopo la completa distruzione del periodo bellico, con transenne composte dalle formelle dell’antico pluteo del maestro Leonardo (secolo XII) con bassorilievi a tarsia, in origine a paste colorate. La cripta di sinistra, appartenente alla più antica chiesa, conserva le urne dei patroni della diocesi San Ciriaco, San Liberio e San Marcellino. La cripta di destra è adibita a sepoltura dei vescovi e dà accesso al sotterraneo del tempio, dove gli scavi hanno portato alla luce resti del tempio italico e della basilica paleocristiana.

 

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