IN PRIMO PIANOL’INTERVENTOPESARO & provincia

Nell’entroterra troppe strade impervie: non basta un solo pronto soccorso di riferimento

Nell’entroterra troppe strade impervie: non basta un solo pronto soccorso di riferimento

Nell’entroterra solo strade impervie: non basta un solo pronto soccorso di riferimentodi PIETRO GILI

L’ALTRO GIORNO IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE PROFESSOR LUCA CERISCIOLI, già Sindaco Pd per due mandati del Comune di Pesaro, affermava che l’Ospedale di Urbino dovrà essere il punto unico di riferimento per interventi di PRONTO SOCCORSO dei cittadini delle aree interne della  provincia, dalla valle del Cesano ai confini a sud con la provincia di Ancona sino ai confini estremi a nord di Carpegna, ai confini con la provincia di Rimini.

Alcune verità note e ampiamente riscontrate. Essenzialmente tre sono i percorsi stradali di collegamento tra Pergola e Urbino:

  1. Pergola – Barbanti – Cartoceto – Fossombrone – Fermignano – Urbino Km. 45;
  2. Pergola – San Lorenzo in Campo – Mondavio – Fossombrone – Fermignano -Urbino Km. 62.
  3. Pergola – Cagli – Acqualagna – Fossombrone – Fermignano – Urbino Km. 56

Ulteriori e ben maggiori difficoltà dovranno sopportare le popolazioni residenti nelle numerose frazioni limitrofe.

Si aggiunge che il percorso stradale da Serra Sant’Abbondio, comune posto alle falde del Monte Catria e da Fonte Avellana, a Urbino è superiore a 50 Km.

Saremo grati e lieti se il professor Luca Ceriscioli presidente della Regione Marche proverà a sperimentare di persona i percorsi segnalati a mezzo di autoambulanza per valutare al meglio la qualità delle strade, i chilometraggi, i tempi effettivi di percorrenza sia di giorno che di notte oltreché utilizzando l’eliambulanza del 118, dei Vigili del Fuoco o di altra struttura sanitaria pubblica e privata atta a tutelare e preservare la vita dei cittadini residenti, turisti e ospiti della intera provincia di Pesaro Urbino.

Inoltre numerose famiglie lamentano decessi di congiunti per ritardi di ambulanze del 118, necessarie al prelievo, trasporto e ricovero urgente di pazienti colpiti da acute o gravi  patologie.

Urge una risposta, ovvero se la Regione Marche, similmente ad altre Regioni italiane, ha regolamentato i tempi e modalità di questo indispensabile servizio per il ricovero presso un idoneo Pronto Soccorso di ospedale atto a salvaguardare concretamente la vita dei cittadini. Certamente in caso di disservizi con serio aggravamento e decesso del paziente la Regione Marche avrà provveduto a indicare i responsabili del carente, ritardato servizio da svolgersi anche in case isolate in territori impervi delle aree interne della provincia. Si attende la cortese risposta del presidente della Regione Marche e assessore alla Sanità professor Luca Ceriscioli.

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