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PESARO / Giovanni Ghiselli al quarto incontro sul Secolo Breve

PESARO / Giovanni Ghiselli al quarto incontro sul Secolo Breve

260px-leighton-tristan_and_isolde-1902 di PAOLO MONTANARI

PESARO – Si svolgerà giovedì 27 ottobre alle ore 18,00 nella sala del Consiglio Comunale, il quarto incontro del ciclo di conferenze IL SECOLO BREVE – AVANGUARDIE,SPERIMENTAZIONE E GLOBALIZZAZIONE CULTURALE,, a cura del giornalista Paolo Montanari. Relatore della serata Giovanni Ghiselli, giornalista e docente Università di Bologna, Filologia classica.

Il titolo della conferenza: NIETZCHE : LA NASCITA DELLA TRAGEDIA. SOCRATE-EURIPIDE, QUALI PADRI DELLA DECADENZA. L’incontro fà da ponte ideale al precedente, svoltosi sempre nella sala del consiglio comunale,gremita di pubblico, che ha visto di fronte il filosofo hegeliano Paolo Bellinazzi e il teologo don Giorgio Giorgetti. La rivoluzione nella chiesa giovannea (papa Giovanni XXIII) e l’avvento del Concilio Vaticano II, in contrapposizione alla chiesa anti modernista di papa Pio X e dall’altra il crollo dei muri ideologici del marxismo, fascismo e nazismo, hanno portato un momento di crisi nella cultura e pensiero religioso europeo. Giovanni Ghiselli, prendendo in esame LA NASCITA DELLA TRAGEDIA DELLO SPIRITO E DELLA MUSICA del 1872, che è la prima opera matura di Friederich Nietzche, cerca di rispondere ai quesiti avveniristici e profetici per un certo senso del filosofo tedesco. Concepito come un testo di breve respiro, La Nascita della tragedia, viene allargato su suggerimento del grande musicista Richard Wagner, e contiene già in una unica matrice, i temi della filosia matura di Nietzche: la teorizzazione del Dionisiaco come forma di pessimismo antidecandente, la critica al razionalismo socratico, la ricerca di una palingenesi morale delle società tedesca ed europee, ricerca che porterà alla teorizzazione dell’Oltreuomo. Nietzche rifiuterà in parte il testo nel suo saggio successivo ECCE HOMO.

La Nascita della tragedia ripercorre la storia della tragedia greca dall’Apollineo al Dionisiaco, cercando si trovare un equilibrio nella Tragedia attica, quale suprema forma delle arti. Con il perdere potere della forza dionisiaca vi è un emergere della forza socratica. Solo l’equilibrio tra forze apollinee e dionisiache, può portare ad una palingenesi dello spirito europeo. Utopia che sarà devastata dal crollo delle ideologie e il sopravvenire del pensiero debole.Che cosa rimane allora all’uomo contemporaneo di fronte alla crisi del capitalismo e ad una globalizzazione culturale che fagocita ogni forma di pensiero? Ingresso libero.

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