IN PRIMO PIANOMARCHEPOLITICA

I centri per i migranti vanno scelti in maniera condivisa

I centri per i migranti vanno scelti in maniera condivisa

Enzo Giancarli ha presentato un’interrogazione per sapere se, nell’ultima riunione del Tavolo regionale di Coordinamento per l’immigrazione, sia stata esaminata la questione dell’individuazione dei luoghi di accoglienza

I centri per i migranti vanno scelti in maniera condivisa

I centri per i migranti vanno scelti in maniera condivisa ANCONA – L’accoglienza dei migranti va affrontata in modo equilibrato, approfondito e, soprattutto, condiviso. È la convinzione del consigliere regionale PD, Enzo Giancarli, che ha presentato un’interrogazione per sapere se nell’ultima riunione del Tavolo regionale di Coordinamento per l’immigrazione sia stata esaminata la questione dell’individuazione di siti da adibire a centri di prima accoglienza, in caso di arrivi in massa di migranti e, nell’eventualità, quale posizione abbia assunto la Regione Marche.

Nei giorni scorsi – spiega Giancarli – si è appreso dalla stampa che la Prefettura di Ancona, su richiesta del Ministero dell’Interno, si è attivata per individuare nel territorio della provincia eventuali siti in cui gestire i servizi di identificazione e registrazione rapida dei migranti, in caso di flussi straordinari. In particolare, è stata indicata la zona Saline, tra i comuni di Camerata Picena e Falconara Marittima, come possibile sistemazione. E la cosa ha suscitato allarme, sia ai Comuni interessati, che hanno manifestato ufficialmente la propria perplessità, che ai cittadini e alle associazioni operanti nel settore del sociale e dell’immigrazione.

Uno stato di allerta comprensibile – prosegue Giancarli – se si considera che l’organizzazione di strutture di prima accoglienza ha anche dei riflessi logistici, sociali, sanitari, economici e di pubblica sicurezza sui territori che le ospitano e sulle comunità locali. Dunque, ritengo necessario che le eventuali scelte di localizzazione dei siti siano meditate e costruite con il contributo di tutte le istituzioni coinvolte e delle popolazioni locali. Per questo motivo vorrei sapere se la questione è stata già affrontata dal Tavolo regionale di Coordinamento per l’immigrazione, anche nel rispetto del Protocollo d’Intesa siglato lo scorso novembre tra Regione Marche, le Prefetture marchigiane e l’ANCI regionale e che posizione ha assunto la Regione. In caso contrario, vorrei sapere se non si ritenga opportuno convocarne una riunione, proprio per valutare e pianificare la questione in modo equilibrato, approfondito e condiviso.

La Regione – conclude il consigliere – ha il ruolo di promozione della tutela del diritto di asilo e della protezione sussidiaria attraverso interventi di prima accoglienza e di integrazione, come previsto dalla legge regionale 13 del 2009. D’altra parte, i cittadini e le istituzioni marchigiane, così come quelle italiane, hanno sempre dimostrato con i fatti di credere nei valori della solidarietà e dell’accoglienza. Quindi, sono sicuro che sinergia nelle scelte e concertazione delle soluzioni produrranno le migliori risposte possibili”.

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.altrogiornalemarche.it