Elena Ferrante si conferma autrice di grande successo
Elena Ferrante si conferma autrice di grande successo. Dopo L’anima geniale (volume uno) e Storia del nuovo cognome (volume due) si ripropone con altre due opere della “saga”: Storia di chi fugge e di chi resta e Storia della bambina perduta
di TIBERIO CRIVELLARO
Elena e Lila, le due amiche la cui storia tanti hanno imparato a conoscere attraverso “L’anima geniale (volume uno) e “Storia del nuovo cognome” (volume due), in questo terzo volume della saga “Storia di chi fugge e di chi resta” (sempre E/O Edizioni), sono diventate donne.
Lo sono diventate prematuramente dopo un’infanzia e un’adolescenza forgiate dalla durezza della vita rionale, nei sobborghi di Napoli, dove son nate. Tra piccole emozioni , fatti piacevoli e tante amarezze tipiche del romanzo popolare dickensiano, gli anni son passati. Lila si è sposata a sedici anni e ha un figlio piccolo. Ha lasciato il marito e una certa agiatezza per ritrovarsi ora a lavorare come operaia in condizioni durissime. Elena, invece, ha lasciato il rione; è andata a studiare alla Normale di Pisa e ha da poco pubblicato un romanzo di successo che le sta aprendo le porte del mondo colto e benestante.
Ambedue hanno provato a forzare le barriere della miseria che le avrebbe volute imprigionate a un destino di povertà, ignoranza e sottomissione a certe regole che il rione “comanda”. Adesso navigano, ciascuna nella propria rotta, a ritmo travolgente, un poco come quello di Elena Ferrante autrice di questa storia in quattro “atti”. Due rotte, dicevo, in mare aperto tra bonaccia e vento favorevole, quel gran mare degli anni settanta, scenario di speranze, incertezze, tensioni e sfide impensabili. Ma tutte e due unite da un fortissimo, anche se ambivalente, legame; a volte sotterraneo, a volte emergente per violente esplosioni umorali tra incontri e inattese prospettive. Nella quarta e ultima parte (“Storia della bambina perduta”), epilogo della lunga storia di Elena e Lila, ritroverete quella scrittura “sovversiva” e irridente ormai tipica della Ferrante, che è fuori dalle consuetudini per la straordinarietà del suo stile.
ELENA FERRANTE 3
STORIA DI CHI FUGGE E DI CHI RESTA
E/O Edizioni
“Storia della bambina perduta” (E/O Edizioni), è l’ultimo volume de “L’amica geniale”, la “saga” che ha avuto più successo negli ultimi anni, confermando Elena Ferrante autrice capace di dar viva sostanza a una prolissa storia similmente i grandi scrittori americani. Lina (o Lila) ed Elena (o Lenù) sono diventate adulte, con alle spalle due vite piene di avvenimenti, scoperte, cadute e “rinascite”. Elena è ora una scrittrice affermata, e dopo aver lasciato il rione si è sposata e poi separata; ha avuto due figli, e ora ritorna a Napoli per inseguire un amore giovanile che si è rimaterializzato. Lina invece, rimasta a Napoli, è invischiata in difficili rapporti familiari e con la camorra.
Nel frattempo si è inventata una sorprendente carriera da imprenditrice ed esercita il suo affascinante e carismatico ruolo di leader, cosa che la porta allo scontro con una potente famiglia di camorristi. Fanno da contorno i fatti storici (terrorismo, camorra e corruzione politica) e le avversità, ideali prosecuzioni tipiche delle opere eduardiane. In questo ultimo romanzo (come i tre precedenti) risalta un rapporto di amicizia, dove le due donne, veri e propri poli opposti, si scontrano e s’incontrano; si invidiano ma anche si ammirano. Si rubano a vicenda amanti e fanno figlie, e si capisce che anch’esse da grandi, caratterialmente, saranno come le madri.
Quest’ultima parte racconta il dolore di Lina per l’improvvisa e misteriosa scomparsa della figlia. Di rapimento si tratta? Nel frattempo assisterete all’evolversi delle figlie di Elena e Lina. Quarto e conclusivo libro, dunque. Un’opera letteraria verosimilmente ispiratrice, riconosciuta (e tradotta) anche a livello internazionale come una delle più feconde dell’ultimo decennio.
ELENA FERRANTE
STORIA DELLA BAMBINA PERDUTA
E/O Edizioni
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